A questo punto è lecito dirlo: «Peccato che il girone d’andata finisca adesso». La Primavera arriva al giro di boa come meglio non potrebbe, con la bellezza di sette vittorie di fila che hanno permesso alla squadra di Baroni di chiudere niente meno che in testa, da sola. Il settimo sigillo è arrivato al Chisola, con la Sampdoria, battuta con un successo molto più netto di quanto dica l’1-0 finale. Decisivo il gol al quarto d’ora di uno strepitoso Beltrame. Proprio mentre, quasi in contemporanea, la capolista Fiorentina è caduta anche in casa contro lo Spezia.
I bianconeri chiudono quindi l’andata con un bilancio di nove vittorie (due iniziali e sette consecutive nel finale), due pari e due sconfitte, con 29 punti in classifica. Ora, prima di chiudere l’anno solare, sotto con la NextGen e la Coppa Italia.
Nonostante i tanti impegni, sia quelli disputati che i prossimi in programma, per il match con i liguri Baroni opta per l’ossatura più collaudata. Assente lo squalificato Padovan, oltre agli infortunati Emmanuello e Untersee, in campo si va con il solito 3-5-2. Davanti a Branescu, difesa con Rugani, Magnusson e Garcia Tena. A centrocampo Ruggiero, Slivka, Schiavone, Gerbaudo e Mattiello. Davanti, la coppia formata da Beltrame e Bonatini.
L’avvio è tutto di marca bianconera. La vivacità di Ruggiero e Beltrame crea più di un grattacapo alla difesa ospite e nei primi 10 minuti si assistono a due conclusioni di Ruggiero (sul palo esterno la prima), una di Schiavone alta di poco e una di Bonatini a tu per tu con il portiere.
Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 15’. Fa tutto Beltrame, che prende palla sulla trequarti, salta un avversario, entra in area e infila con un gran diagonale destro. L’attaccante biellese ha una marcia in più e al 24’ sfiora il raddoppio con un’altra azione personale. Al 38’ altra palla gol: Ruggiero scappa ancora a destra e centra, dopo un mezzo pasticcio della difesa doriana è Gerbaudo a non trovare la porta dopo l’inserimento centrale. Allo scadere è il portiere Falcone a salvare sulla botta a colpo sicuro di Bonatini. Al riposo si va con la Juve giustamente avanti, anzi con la consapevolezza di meritare un vantaggio più ampio.
Ripresa. Si parte con gli stessi 11 e con la stessa voglia di chiudere la gara. La palla buona arriva subito sul destro di Bonatini ma Falcone si conferma ancora portiere di livello. Poco prima del 10’ arriva la prima fiammata doriana con una punizione di Lombardo dal limite che Branescu deve deviare sulla traversa con un grande intervento.
Lo scampato pericolo rimette in guardia bianconeri che vanno di nuovo a un passo dal raddoppio, sempre con Beltrame che prova la stessa azione del vantaggio ma non trova la porta. Falcone ancora protagonista pochi minuti dopo con un doppio intervento su Gerbaudo.
Gli ospiti si fanno vivi di tanto in tanto e rischiano di fare male. Come al 25’ quando Oneto liscia a pochi passi da Branescu. Baroni capisce che è il momento di cambiare e butta dentro Laursen e Ceria per Ruggiero e Bonatini. E prima del recupero, dopo un altro gol sfiorato da Magnusson, entra anche Braccini per Gerbaudo. I blucerchiati provano a credere nel pari e si riversano in avanti. Ci vuole un’altra gran parata di Branescu per fermare un colpo di testa di Oneto. L’1-0 non si schioda comunque più nonostante i cinque minuti di recupero e anche la settima vittoria di fila è in archivio: il girone d’andata finisce come meglio non potrebbe per i bianconeri.
Archiviato per ora il discorso campionato (se ne riparlerà il 12 gennaio), il 2012 è tutt’altro che chiuso. Potenzialmente, altre cinque gare attendono la squadra di Baroni prima di Natale. Mercoledì c’è la trasferta a Istanbul per la NextGen: con il Fenerbahce, i bianconeri cercano punti utili per la corsa a un posto da testa di serie dopo aver già conquistato la qualificazione. Domenica prossima il ritorno di Coppa Italia con la Siena, dopo il 2-1 strappato in Toscana pochi giorni fa.